Quello che avrei potuto dirle, per aiutarla, l'ho capito solo più tardi ripensando a quel giorno, al suo salto, alla sua follia. Le avrei dovuto dire che tanti saltano nello stesso modo via dalla loro vita, oltre se stessi, rischiando tutto per sentirsi davvero vivi. Avrei dovuto dirle che tutti lo fanno chiusi nelle loro paure, chiusi dentro la botte mefitica delle loro paure. Un posto piccolissimo, molto nero, dove sei solo, e fai fatica a respirare. Non c'è nulla che si possa fare per cambiare le cose e già si è fortunati se qualcuno ha avuto per noi l'attenzione di mettere una piccola musica, là dentro; o se capita di avere un amico ad aspettarci in un'ansa del fiume per riportarci a casa, in una qualche casa. Questo, le avrei dovuto dire. Invece solo la strinsi fa le mie braccia, e non fui capace di dire niente.
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Ok. Saltiamo i convenevoli sulla mia lunghissima assenza (come se mai ci fosse davvero qualcuno disperato dal fatto che non stessi scrivendo), su com’è andato quest’anno fino ad ora e su un sacco di altre cose. Ci tornerò sopra presto, spero. In questi giorni mi sta accadendo un qualcosa di strano e di nuovo: non
Di questo libro appena terminato di leggere mi aveva affascinato il titolo, sia nella sua traduzione italiana, sia nell’originale Let the Great World Spin. Non so perché, forse mi è sembrato un messaggio incoraggiante: ci ho letto della luce, della speranza e, così, ho iniziato ad avventurarmi in questa storia grazie al fascino di una manciata
Dovete parlare d'amore, di musica, di poesia. Di quelle cose che poi tutti si dimenticano perfino di aver mai considerato importanti. Sperpera le tue giornate, ecco cosa ti dico io.
Ogni volta la stessa storia: quando devo scegliere un libro, divento decisamente maniacale. Sarà perché la lettura sa regalarmi, ogni volta, una meravigliosa finestra su un mondo che mi appassiona pagina dopo pagina. Sarà perché i personaggi riescono sempre a toccare corde della mia personalità talmente profonde e radicate che a volte mi stupisco mi